“Cavalli Marini”, ad Arese in mostra la motonautica Alfa Romeo. Tutte le immagini

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In occasione del 110° anniversario di fondazione del marchio, Alfa Romeo ha inaugurato sabato 17 ottobre al Museo Alfa Romeo di Arese, la mostra “Cavalli Marini” che rimarrà visibile fino al 21 febbraio 2021. Una mostra che racconta l’ “altra vita” dei motori Alfa, accendendo i riflettori su una pagina affascinante ma ancora poco conosciuta della propria storia: quella scritta sull’acqua anziché sulle piste e in strada. I motori Alfa, infatti, oltre all’attività su strada e su pista sono stati impiegati anche nella nautica: dall’agonismo al diporto, dalla nautica militare ai vaporetti. Sempre con risultati eccellenti quanto ad affidabilità e sportività. In esposizione esemplari unici, come il motoscafo da corsa Arno II° che negli anni ’40 vinse tre campionati mondiali e un record del mondo di velocità, spinto dal motore della Tipo 158 Alfetta Alfa Romeo.

Sono stati adattati all’uso marino motori aeronautici e automobilistici, di serie e da competizione, derivati non solo dalle leggendarie Alfette durante e dopo la loro carriera automobilistica, ma anche da Giulietta, Giulia GTA, Montreal, 2600 e altri. Fra record e titoli mondiali, europei e italiani nelle diverse classi, Alfa Romeo ha vinto
sull’acqua quasi quanto in pista e su strada. Da sole, 9 delle 10 imbarcazioni esposte in mostra (la decima è un esemplare da diporto) hanno collezionato nelle
varie categorie qualcosa come 11 record del mondo, 6 campionati mondiali, 7 europei e 9 italiani, oltre a 5 medaglie d’oro del Coni.

I modelli in esposizione

In campo motonautico i motori, modificati in versione marina, erano spesso dati in esclusiva solo in uso temporaneo e gestiti sui campi di gara direttamente dal reparto corse Alfa Romeo. E’ il caso, ad esempio, dei motori delle Alfetta. Così la mostra è l’occasione per una storica rentrée: l’incontro tra Arno II° – un filante monoscafo costruito dai cantieri Picchiotti di Viareggio nel 1946, appositamente restaurato, dopo 70 anni, per questa esposizione – e il motore che all’epoca montava, quello della Alfetta 158. Un propulsore che, quando nel 1950 regalò ad Alfa Romeo il primo titolo di Formula 1 della storia, sull’acqua aveva già vinto tre campionati del mondo, un titolo italiano, aveva battuto il record mondiale di velocità e molto altro, con Achille Castoldi come pilota.

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In esposizione anche altri esemplari dal palmarès impressionante: il Loustic 2, un entrobordo-racer della classe LV1300 costruito dal cantiere Celli di Venezia e motorizzato con il motore 1300 della Giulietta AR530. Nel 1964 si aggiudicò 3 record mondiali di fondo delle 5, 10 e 15 miglia della sua classe.

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Celli-Alfa Romeo Loustic 2

C’è poi il Molinari-Alfa Romeo 2500, unico esemplare esistente, che nel 1966 vinse il titolo mondiale. Costruito per il motonauta del team Agusta Fortunato Libanori, ha la carrozzeria in lega d’alluminio aeronautico fatta dal reparto Elicotteri Agusta. In onore alla collaborazione nel settore, la coda riporta la colorazione degli aerei di linea Alitalia.

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Molinari Alfa Romeo

E ancora: lo scafo «Dalla Pietà – Alfa Romeo» che nella categoria Runabouts europei / Entrobordo sport vinse, tra il 1968 e il 1970, 3 titoli europei e due italiani. Esemplare unico, era stato costruito per Luigi Raineri, famoso preparatore di motori da corsa Alfa Romeo marini.

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In esposizione anche «Molivio – Alfa Romeo GTA» su cui correva Leopoldo Casanova, pilota e recordman degli entrobordo motorizzati Alfa Romeo Autodelta: dal 1968 al 1972 vinse un titolo europeo, 4 titoli italiani, e segnò per 4 volte il record del mondo di velocità in 3 classi.

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Il «Celli» del 1970 è il primo dei 4 racers 2500 motorizzati con il Montreal-Autodelta marino ed era pilotato da Antonio Pietrobelli, famoso pilota vincitore per oltre 10 anni di titoli italiani, europei e mondiali di gare in circuito.

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Completa la serie di motoscafi da corsa un racer costruito dai cantieri Lucini di Como per Franco Cantando, il LuciniAlfa Romeo 2000 vincitore del record mondiale R3 nel 1974 e, l’anno successivo, campione del mondo.

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C’è infine il «Popoli-Alfa Romeo» della Collezione del Museo Alfa Romeo. Con questo scafo e motore Tipo 33 portato a due litri e mezzo da Autodelta, Leopoldo Casanova ha fatto registrare il record mondiale di velocità in classe KC 500 KG, tuttora imbattuto, alla media oraria di 225.145 Km/h.

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Popoli – Alfa Romeo

Dai barchini esplosivi ai battelli alle barche da diporto

La storia scritta da Alfa Romeo sull’acqua non è fatta solo di corse e record, ma anche di molto altro. A testimoniare l’impiego dei motori del Biscione in campo turistico c’è “Glauco”, un rarissimo monoscafo tradizionale da diporto Vidoli del 1932, eccezionalmente motorizzato da un altrettanto raro motore 6C 1750, classico tipo di barca da turismo delle famiglie agiate dell’epoca, proveniente dalla Collezione del Museo Barca Lariana di Como.

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Alfa Romeo Glauco

Le vittorie, le sfide ma anche la storia dei vaporetti di Venezia motorizzati Alfa Romeo o dei famigerati “barchini esplosivi” della Seconda guerra mondiale sono infine raccontati attraverso esemplari unici di modellini in scala, immagini storiche e una ricca raccolta di oggetti e documenti.

La mostra, che si avvale della generosa partecipazione di alcune fra le più importanti collezioni a livello internazionale e del Museo Barca Lariana – Lake Como International Museum of Vintage Boats, con il patrocinio della Federazione Italiana Motonautica-Coni, sarà visitabile nei giorni e orari di apertura del Museo (sabato e domenica dalle 10 alle 18), ed è inclusa nel biglietto di ingresso.

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