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Campagne pubblicitarie

I cappelli estivi di Panizza 1879 nei nuovi scatti di campagna SS 2024

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Cappello-Panizza-1879-SS-2024
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Dal 1879 Panizza fa della capacità manuale il segreto dei suoi cappelli, da sempre realizzati con tecniche artigianali e a mano, esclusivamente nel suo laboratorio in toscana. Il feltro ha reso celebre l’azienda sin dalla fondazione a Ghiffa sul lago Maggiore, ma è con le collezioni estive che si scopre la raffinatezza del cappello leggero: classico ma informale, semplice ma con forti dettagli, pratico e molto resistente. Tra tanti il Panama è per eccellenza il cappello da indossare d’estate, sia da uomo che da donna.

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La sua storia risale al XVI secolo, quando gli artigiani ecuadoriani iniziarono a intrecciare
cappelli con fibra vegetale di Carludovica Palmata, nota anche come “paja toquilla” utilizzati soprattutto dagli operai agricoli per le ottime proprietà di leggerezza e protezione dal sole. Il nome Panama deriva dalla corsa all’oro in California nel XIX secolo molti cercatori d’oro attraversando l’istmo di Panama acquistavano questi cappelli e iniziarono a chiamarli Panama anche se sono originari dell’Ecuador.

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Ulteriore impulso alla notorietà è avvenuta in concomitanza della visita del Presidente Americano Theodore Roosevelt, che visitò il cantiere del Canale di Panama nel 1906 e in
quella occasione gli fu regalato proprio un Panama.

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Gli artigiani ecuadoriani impiegano settimane, se non mesi, per realizzare un singolo cappello, intrecciando a mano le sottili fibre. La qualità dell’intreccio dipende dalla quantità di nodi che risultano in pollice quadrato chiamato comunemente grado. Più è alto questo grado, più il cappello risulta pregiato, leggero e flessibile fino al più lussuoso conosciuto come Montrecristi.

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Nei laboratori Panizza solo la creazione del cappello richiede un’ora e mezza di lavorazione per la finitura e 10 artigiani per produrre completamente il modello. Ci sono solo due colori in cartella: bianco e naturale, e richiede 2,20 metri di nastro per il decoro. Panizza si ispira alla sua tradizione per rinnovarsi ogni anno con forme e idee diverse, e con una immagine questa volta legata al fascino di Roma ed alla sua luce naturale, piena di contrasti.

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