Il sole che esalta la bellezza dei piedi femminili liberati dalle calzature invernali e restituiti alla luce che ne disegna le forme. Così la Primavera-Estate 2025 decreta come ogni anno il ritorno del sandalo quale segno visibile di uno stile di vita che privilegia leggerezza, benessere e autenticità. E sono sempre di più i brand spagnoli a imporsi nelle scelte delle donne italiane. Da Barcellona a Minorca, da Alicante a La Rioja, l’artigianalità delle scarpe spagnole conquista per qualità dei materiali, cura costruttiva e rispetto delle tradizioni locali.
In questa mini-guida ai nuovi sandali donna PE 2025 di fabbricazione spagnola che segue il nostro approfondimento sui sandali di lusso novità di stagione, abbiamo selezionato undici marchi, ciascuno con uno o due modelli rappresentativi di questa stagione. Si parte da Satorisan, che nella collezione SunKachina traduce le danze cerimoniali Hopi in sandali leggeri e consapevoli. Il modello Kae, realizzato in lino o rafia con doppio cinturino regolabile e plantare in pelle scamosciata, è proposto a 110 euro.

Il Kona, pensato per chi cerca supporto senza rinunciare allo stile, aggiunge un rinforzo al tallone e costa 115 euro. La calzata è frutto di uno studio condotto con l’Istituto di Biomeccanica di Valencia su piedi reali, maschili e femminili, ricostruiti in 3D.
Paloma Barceló si muove in una direzione diversa, ma altrettanto ricercata. Il modello Nazaria (€285,14) è una scultura urbana in napa color avorio, con platform rivestita e chiusura a cinturino. Il Garner (€275) punta sulla pelle camel e una suola seghettata, per chi ama il contrasto tra costruzione e leggerezza.


Chi cerca un’estetica più romantica può scoprire Polin et Moi: Melisande (€72,95) è una espadrillas con punta leggermente affusolata, cinturini in nastro rosa incrociati e una zeppa discreta di 3,5 cm. Elegante, ma disinvolta.

Pikolinos interpreta invece il sandalo come continuità tra artigianato e funzionalità: il Marina (€119,95), con tomaia bicolore, cuciture a vista e base in sughero, è pensato per il comfort quotidiano. Toni Pons affonda le radici nella tradizione delle espadrillas e propone il modello Dama (€85), con fasce elastiche metallizzate e zeppa rivestita in corda naturale. È un oggetto senza tempo, che resta fedele all’identità del brand.



Minorca emerge con Kosma Menorca, marchio che lavora esclusivamente in modo artigianale sull’isola. Il modello Aneda (€155) è un sandalo piatto con fasce intrecciate in pelle avorio e punta rotonda. Malla (€170), nella variante giallo sole, riprende la stessa struttura ma con una luminosità che profuma di agrumi e vacanze.


Chi preferisce un’estetica più strutturata può scoprire Naguisa, con il sandalo Holus Brown (€260), open toe, tomaia in pelle intrecciata e tacco largo da 4 cm. Eleganza calma, quasi zen.

Alohas si distingue per il suo sistema di produzione: tutto è realizzato su ordinazione per evitare sprechi. Il modello Indiana (€140) è minimal, urbano, con tre fascette sottili in pelle marrone e tacco medio.

Infine, chiudiamo con un marchio iconico: El Naturalista. Simbolo della rana e della sostenibilità, propone il modello N5207 Stella (€120), realizzato in nabuk lavato color crema con suola in gomma EVA riciclata e forma anatomica. Un invito a camminare verso i propri sogni, letteralmente.

Tutte scarpe prodotte in Spagna, in un momento in cui le calzature spagnole stanno rafforzando in modo tangibile la loro presenza nel mercato italiano. Secondo i dati ufficiali della Direzione Generale delle Dogane, nei primi nove mesi del 2024 l’export verso l’Italia ha registrato una crescita del 10,8% in quantità (136,1 milioni di paia) e del 7,1% in valore (2,68 miliardi di euro) rispetto allo stesso periodo del 2023. L’Italia si conferma così come uno dei mercati chiave per il comparto spagnolo, sia in termini di volume che di strategia. Le previsioni per il 2025 indicano un’ulteriore espansione, sostenuta da una domanda in crescita per prodotti artigianali, sostenibili e coerenti con uno stile di vita mediterraneo. Un’espansione che non riguarda solo la distribuzione, ma anche la percezione: questi sandali non sono semplici accessori stagionali, ma oggetti che parlano di cultura materiale, identità e passo consapevole. Un successo che si fonda sull’equilibrio tra tradizione e visione contemporanea, e che quest’estate, più che mai, parla fluentemente spagnolo.
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